Durante le feste di Natale lasciarsi andare a tavola è molto frequente. Tra pranzi e cenoni in media ogni anno a gennaio ci si ritrova almeno con un paio di chili in più. Cosa fare per eliminarli? La prima cosa che può essere d’aiuto è puntare su menu e piatti più equilibrati non solo per quanto riguarda le porzioni, ma anche la qualità degli alimenti. Poi, occorre fare attenzione agli errori: spesso si continua a ingrassare anche dopo le feste perché si mettono in atto tutta una serie di comportamenti che se apparentemente sembrano favorire la perdita di peso, in realtà per svariate ragioni con il passare del tempo rischiano di agevolare l’accumulo dei chili in più nei punti critici come pancia, gambe e fianchi.
Ecco allora una serie di errori che rischiano di farti ingrassare se decidi di metterti a dieta dopo le feste.
Portare a tavola porzioni mini e iniziare a saltare i pasti dopo il periodo di Natale? Niente di più sbagliato. Favorisce l’accumulo di adipe intorno al girovita e con il tempo l’aumento di peso. Quando si mangia poco l’organismo tende a conservare le riserve di grasso e a bruciare di meno. La conseguenza? Il metabolismo diventa più lento, l’appetito aumenta e si finisce per mangiare di più del necessario. Un altro aspetto da non sottovalutare è il fattore gratificazione. Menu tristi e porzioni troppo ridotte rischiano di far aumentare ancora di più la voglia di cibo, in particolare di alimenti ricchi di zuccheri e grassi come panettoni, torroni e altri peccati di gola che facilmente si trovano in dispensa dopo il periodo di Natale.
La verdura di stagione non dovrebbe mai mancare a tavola. Fornisce acqua, minerali e vitamine che disintossicano l’organismo e stimolano il lavoro del fegato e dell’intestino soprattutto dopo un periodo di eccessi. Inoltre è ricca di fibre che rallentano l’assorbimento degli zuccheri e dei grassi e assicurano una buona sazietà. Mangiarla però da sola non è una strategia valida per sbarazzarsi dei chili in più presi durante le feste. Le verdure difettano di proteine, carboidrati e grassi essenziali, necessari per il metabolismo. L’ideale è abbinarle sempre a pranzo e a cena a una porzione di proteine (carne magra, uova, pesce o legumi) condite con l’olio extravergine d’oliva, ricco di grassi “buoni” e a dei carboidrati a lento assorbimento come il farro e in generale ai cereali integrali in chicchi che favoriscono il senso di pienezza.
Intingoli e piatti troppo ricchi non sono il massimo per la linea e per la salute. Ma anche puntare su piatti privi di qualsiasi condimento per rimediare agli eccessi di pranzi e cenoni non è il massimo per la dieta dopo le feste. Il classico piatto di pasta in bianco oppure di riso scondito che spesso si tende a scegliere dopo un periodo di eccessi rischia di avere più svantaggi che vantaggi per la rimise en forme. Rispetto allo stesso piatto condito per esempio con delle verdure e un filo di olio extravergine d’oliva provoca una risposta glicemica maggiore e di conseguenza stimola una produzione eccessiva di insulina, un ormone che agevola la fame e favorisce l’accumulo di peso in particolare a livello addominale.
Va bene mantenersi leggeri a cena, ma cercare di riparare agli stravizi natalizi mangiando per esempio solo ananas, arance o mandarini non è una buona idea. La frutta non può essere un valido sostituto di un pasto principale. Dal punto di vista nutrizionale fornisce tanti zuccheri facilmente assimilabili dall’organismo ed è priva di proteine, grassi buoni e carboidrati complessi, nutrienti essenziali che favoriscono la sazietà e aiutano il metabolismo a mantenersi attivo. L’ideale è mangiarla come snack per spezzare l’appetito.
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